le lingue ricamate e le bisacce piene di cervelli andati a male
le linfe prosciugate e le risate vacue
un conto in banca svizzera e tre fanciulle brune
con tatuaggi e cosce invero aperte
questo abbiamo e questo ti portiamo
sulle gobbe abbiamo caricato tutto
veniamo presto a farteli vedere
sono i nostri nuovi doni eccezionali
siamo i re magi del duemilaepassa
E’ davvero mortale questa poesia.
Già al primo verso che dice di lingue ricamate e cervelli andati a male, vien da scappare.
Mi sento dentro quella bisaccia, lo sono, inutile girarci intorno.
Grazie, Antonella.
clelia
grazie carissima per la tua attenzione, ma non scappare da qui eh 🙂
…e come faccio a scappare con quello che ogni giorno mi fai trovare qui da te?
Un bacio.
c.
Un mese fa, circa, hai postato una cosa che mi ha parecchio colpita (non credo di ricordare male)dovevo pensarci su prima d’intervenire, poi mi sono allontanata.
La cerco.
uh… mortale… sì colpisce a fondo
ciao
cri