LIBRI, LA VIBRANTE VOCE DI ANTONELLA PIZZO IN “A FORZA FUI PRECIPIZIO”

Chi s’addentra nell’ambito poetico lo fa seguendo un cammino ben preciso, un sentiero per alcuni aspetti sconosciuto e da esplorare, per altri momento fin troppo noto della propria esistenza, materia imprescindibile del proprio vivere. Percorsi, oggetti, rimembranze riflessioni, stralci di ciò che è stato, o sprazzi di un presente che non sempre è come vorremmo danno vita alla voce del poeta, limpida, incisiva, vibrante come quella di Antonella Pizzo autrice di “A forza fui precipizio” (LietoColle, pp.45, euro 10).
Una raccolta deliziosa perché scevra da inutili quanto usuali giri di parole o stuccati neologismi, scorciatoie di presunti poeti, presunzioni di indisponenti letterati. Semplicità mai banale sembra la strada tracciata dalla poetessa siciliana che ci prende per mano e ci conduce nel proprio mondo dove trova spazio la riflessione meditata e senza eccessi. “La luce mi trapassa/qui, in questo giardino/ coltivato a rose ciocche/ anche le spine sono della medesima natura./ Se la mia fuga è l’ultima occasione: chiuder gli occhi/ e non vedere gli orrori”.

Rita Caramma

da www.cronacaoggi.it
3 gennaio 06
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One thought on “Rita Caramma su A forza fui precipizio

  1. Mi fa piacere di scoprire una persona di cultura – che mi sa di vera e quindi di rara! – così vicino alla mia abitazione, anche se non ne conosco la produzione se faccio eccezione della breve ma succosa recensione di una silloge poetica dell’amica Isabella. Non aggiungo altro per non sembrare gratuitamente retorico ma mi auguro di potere conoscere meglio la… felice scoperta. Carmelo R. Viola del Centro Studi Biologia Sociale di Acireale –

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