da La Stampa- Poesia del 7.7.06 a cura di Maurizio Cucchi
Antonella Pizzo ha una scrittura esatta, scandita [«I dati sono immessi /da troppo tempo dentro /sono dati assurdi senza nessi certi /sono dati complessi /difficili da elaborare»] e viva presenza di concretezza estrosa, con qualche garbuglio volontario ma non del tutto persuasivo: «Lesta il cesto del bucato /che mollette ciondolavano inferriate /si faceva il verso della nave /se marte o parti /sincronismi sconvenienti /nell’ultima disporre un fiocco». Di un certo interesse alcune immagini di netta violenza espressiva: «E assieme agli ossi /sputarono i cadaveri nel grottone. /Ali ricamate di piccione, a punto erba /a punto giorno, code di topo / varie mucillagini, forconi e pale».