“Le lacrime delle cose” di Gabriella Sica

Immagino che, a volte, tutti noi difronte a certi eventi della vita ci si senta un po’ come degli estratti vivi dalle macerie e che questa considerazione valga ancor più per i poeti che spesso tra le macerie ci si infilano, ci si seppelliscono di propria volontà. Non per una sorta di autolesionismo o di masochismo, ma per amore della verità che molte volte riluce e si rende maggiormente evidente nei momenti di dolore e di difficoltà.  su vdbd

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *