(Cut)
Ho voluto vedere il tuo regno ho voluto vederlo
da viva – ma il freddo
del cuore è trafugato in tutto il corpo
le carni erano gelide
che se mi avessi provocato dei tagli non avrei sentito dolore avrei sentito
la superficialità della strage
quello che esala senza rumore nella sera calma e calda e io sicuramente
per te brillando tutta la mia vita in punto di riaccenderti ma niente.
(cut)
Maria Grazia Calandrone
Tratto da
Ministero della realtà teatro di sinistri mortali
Seconda classificata al
***
Tommaso Scumace, 20 anni, Catanzaro, 12.11.1977 – 2.8.1998
A Tommaso in occasione del nuovo millennio – 1.1.2000
Mio eterno amore, invano ti cerco tra le mura di casa , in attesa di un segno, di qualche comunicazione anche indiretta.
Ti ho inviato gli Auguri di Natale. Oggi quelli di buon Anno, buon fine secolo e buon inizio Millennio, te li faccio per iscritto. Spero che Là dove ti trovi hai festeggiato come quando eri in vita.
(cut)
Tutti in festa, tutto il mondo in festa, in me invece c’era solo sgomento, c’era la tua figura, il viso pallido, profilo e lineamenti perfetti, ma ormai spento privo del perenne sorriso, espressione senza dolore, rassegnata, come se già sapessi che era quello il tuo destino della tua breve vita.
Ho cercato , figlio, tutte le foto dell’incidente, ho voluto vedere e sapere in che modo ho perso parte di me stessa. Il freddo del cuore è trafugato in tutto il corpo, le mie carni erano gelide, che se mi avessi provocato dei tagli non avrei sentito dolore.
Penso che tuo padre prova i miei stessi sentimenti, soffre tanto, si isola e in questi giorni particolari di festa soffoca il dolore bevendo a tavola qualche bicchiere in più.
(cut)
Figlio non posso più negare, aiutami a dare risposte giuste a domande innocenti e per me sempre dolorose”.
Presto comprerò un computer, ti scriverò lunghe lettere, sarai sempre informato della vita che hai lasciato.
Ti amiamo tanto.
mamma, papà, Ines e Luigi
dal 3° opuscolo
dell’associazione italiana familiari e vittime della strada
Giugno 2001