nei miei denti di Morena Fanti

nei miei denti neri
lo specchio del tuo viso scarno
rugoso
secco
nel mio abito nero
i brandelli del tuo tessuto
ormai sfibrato
slabbrato
un ruggito di tigre ferita
e un ululato di lupo
la fronte sanguinante
e la voce senza vocali.

per vedere il dolore di mia sorella,
Padre,
dovevo provarlo anch’io?
per leggere le sue parole notturne
per accarezzare la sua mano
(dita lunghe d’artiglio
e unghie spezzate)
dovevo prima sapere?
solo così la discesa
la caduta
l’affogo
il dibattersi
e il rivoltarsi.
solo così il nero inevitabile.

pubblicato qui

3 thoughts on “nei miei denti di Morena Fanti

  1. Morena questo tuo inedito mi piace moltissimo. Nei miei denti, ho sempre pensato potesse esistere una memoria, lo sai? E c’è chi lo pensa davvero che esista una memoria stomatologica…così quel rispecchiare di ricordi che guizzano facendosi corpo, si rendono un tutt’uno con te. Una metafora stretta dentro una morsa di dolore; ogni parola che si affaccia alle labbra diventa così canto della memoria, e non può essere altrimenti. Un abbraccio, Alessandra

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