Antonella Pizzo, la poesia nel tempo immobile di Nicola Vacca

pizzo
Il mondo sta finendo violentato dalla stupidità. Non è una previsione apocalittica, ma una deduzione che scaturisce dalla frequentazione quotidiana della realtà. Da esseri umani sensibili basta guardarsi intorno per rendersi conto che sono molte le cose che non vanno.
La civiltà del pensiero e della ragione è minata nelle sua fondamenta. La barbarie della nuova religione dell’opportunismo sta uccidendo la religione del cuore. La cieca violenza dell’egoismo ha già assassinato l’anima.
Di fronte all’assenza totale di ogni forma di Bellezza la voce dei poeti dovrebbe levarsi alta e opporsi al dilagare di un caos la cui vittoria definitiva potrebbe comportare la fine dell’uomo.
Di questo dovrebbe occuparsi il poeta, creando una lingua con una scrittura estrema che sia capace di intervenire con la qualità del dire sul dramma che sta vivendo il suo apice di stato d’allerta.
Antonella Pizzo è uno di questi poeti coraggiosi. Nella sua nuova raccolta, In stasi irregolare il resto qui

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Ringrazio di cuore Nicola. antonella

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