Sono Claudio Damiani e Francesco Baldassi i vincitori assoluti della sesta edizione del premio internazionale di poesia “Borgo d’Alberona”: il primo ha conquistato il gradino più alto del podio per le opere edite presentando “Sognando Li Po” (Marietti Editore), il secondo, invece, è stato giudicato come il migliore autore per la sezione “inediti”. Nella categoria riservata alle liriche già date alle stampe, completano il podio Daniela Raimondi con “Diario della luce” e Marcello Ariano con “Alla clessidra c’è rimedio”. Nella stessa categoria, segnalazioni di merito per Giuseppina Di Leo, Nicola Bultrini, Antonella Pizzo, Francesco Scaramozzino, Michele Russo e Pio D’Errico. Nella categoria delle poesie inedite, invece, il secondo e terzo posto sono appannaggio rispettivamente di Maria Teresa Savino e Michele Vigilante, con segnalazioni di merito per Maria Antonietta Cocco, Biagio De Maso, Vincenzo Fantetti, Carlo Monteleone e Pina Petracca. La cerimonia di premiazione si terrà sabato 10 settembre. Il luogo e l’orario della manifestazione saranno comunicati entro pochi giorni. Intanto Alberona si prepara ad accogliere i poeti che hanno partecipato al concorso da ogni parte d’Italia. Compresa quest’ultima edizione, sono stati oltre 800, complessivamente, i poeti provenienti da 20 diverse nazioni che hanno partecipato al concorso. In questi anni il premio è stato assegnato a poeti e poetesse di livello internazionale come Maria Luisa Spaziani, Remo Fasani, Claudio Angelini e Dino Carlesi. Alla cerimonia saranno presenti, tra gli altri, il presidente della commissione giudicatrice, Francesco D’Episcopo (Università di Napoli), Piergiorgio Battistelli (Università di Bologna) e Michele Urrasio, poeta insignito del prestigioso Premio Antonio Fogazzaro. Il Premio è stato istituito per valorizzare la vocazione poetica e letteraria di Alberona. A Giacomo Strizzi, poeta alberonese, Pier Paolo Pasolini dedicò parole di profonda ammirazione: “Il suo è un temperamento lirico di alto valore: la sua produzione è piena di genialità e inventiva”. Giacomo Strizzi, insegnante elementare scomparso nel 1961, ha rappresentato l’espressione più alta della tradizione letteraria di Alberona. Ma la vocazione poetica di questo piccolo paese della Capitanata ha avuto anche un altro grande interprete. Si tratta di Vincenzo D’Alterio che, dalla sua casa che affacciava sul corso principale del paese, muoveva lo sguardo verso viuzze e colline nutrendo la propria ispirazione. La tradizione lirica di Alberona, alla quale Camillo Civetta e la Società di Storia Patria hanno dedicato un’antologia, non è una leggenda né una virtù legata a pochi alberonesi illustri, ma un dato culturale talmente legato alle radici del paese da aver dato vita, nel ‘900, a una pubblicazione specifica: la Gazzetta letteraria alberonese. Una tradizione oggi onorata da Michele Urrasio, scrittore-poeta e intellettuale cui la Società di Storia Patria per la Puglia ha recentemente dedicato una pubblicazione: “La Puglia nella poesia di Michele Urrasio”, libro di Francesco D’Episcopo, docente dell’Università Federico II di Napoli.

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