Chi potrò salvare con gli stracci dei versi, con questo ingordo viluppo di inutilezze, con questa inguaribile malsanìa di parole, ora che il gasolio delira e il carovita vaneggia e lo zucchero muore? Chi potrò soccorrere col balsamo delle metafore, di cui in gioventù ho fatto incetta, se io stesso ho paura delle vuote domeniche e delle notti senza un filo di luce e dell’isoscele pioggia, di questa belletta che intride le reni? Assedia anche me il coprifuoco, il deserto lunare. Penso ai cionchi sprovvisti di grucce, ai vecchi e ai malati, agli abbandonati. Chi li andrà più a trovare?
[Angelo Maria Ripellino, Notizie dal diluvio. Sinfonietta. Lo splendido violino verde, Torino, Einaudi 2007, p. 232]
Angelo Maria Ripellino Autori Poesia -
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